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ARTICOLO TRATTO DA “IL CITTADINO” DEL 30/06/2010 - Special Olympicsn Ieri all’autodromo di Monza

Special Olympicsn Ieri all’autodromo di Monza la cerimonia ufficiale di apertura dei giochi estivi nazionali: tra gli ospiti Danilo Gallinari Romba la “Formula sorriso”

Monza Rombano i motori e sventolano le bandiere a scacchi sul rettilineo più bello d’Italia. Non sta iniziando nessun gran premio, scattano invece i 26esimi giochi estivi nazionali di Special Olympics. La manifestazione, che vede coinvolti quasi 1500 atleti con disabilità intellettiva, è partita proprio ieri sera con la cerimonia di apertura all’autodromo di Monza. Una kermesse di proporzioni gigantesche che durerà fino a domenica, con un una miriade di persone giunte in Lombardia da tutta la penisola che faranno da cornice ai veri protagonisti della manifestazione: gli atleti speciali. Alla cerimonia e ai giochi parteciperanno anche i venti atleti lodigiani della No Limits, che si impegneranno nelle specialità della ginnastica artistica, basket, bocce e atletica leggera. La delegazione lodigiana alloggerà in questi giorni proprio all’interno della struttura automobilistica, dove solitamente si godono lo spettacolo i “vip” della carrozzone della Formula 1. «È bello vedere che tutti si sono resi disponibili per regalare una serata davvero indimenticabile a questi ragazzi - commenta il vicepresidente regionale di Special Olympics Angelo Gazzola, vicesindaco di San Martino in Strada -: sono ospiti presso una struttura che in molti avevano visto solo alla televisione e per loro è un’emozione grandissima». Tantissime le autorità presenti, dal governatore della Regione Lombardia Roberto Formigoni, al cestista Nba Danilo Gallinari («Per me siete una motivazione nei momenti di difficoltá, siete speciali e date l’esempio a tutti noi»), al campione olimpico Igor Cassina e alla campionessa europea di pattinaggio Antonella Mauri. «È stato uno sforzo grandissimo - ha commentato il vicepresidente nazionale di Special Olympics Alessandro Palazzotti -, ma è stato tutto davvero fantastico. Il nostro obiettivo è molto modesto: cambiare il mondo. Perché ci sono circa 180mila persone sulla terra che soffrono di disabilità intellettive e noi abbiamo il compito, o meglio il dovere, di cambiare il mondo per loro attraverso lo sport. E con il gioco, con l’attività, con lo stare insieme si può fare davvero tanto». Si spengono le luci del palcoscenico, ora si comincia a fare sul serio, pr una settimana sarà il momento di fare il possibile per vincere.